lunedì 13 ottobre 2014

Arriva un decreto ingiuntivo,cosa fare?

Vogliamo oggi affrontare un tema abbastanza delicato,quello del decreto ingiuntivo.
Innanzitutto vogliamo precisare una cosa:la maggiore parte delle volte le finanziarie e banche minacciano di andare avanti legalmente ma dipende dal caso specifico.
Generalmente questi crediti vengono ceduti a società di factoring,in quanto il creditore non crede possibile potere incassare la cifra.
Se non avete beni intestati e non avete redditi particolarmente elevati,il creditore ci penserà due volte prima di spendere denaro per un decreto ingiuntivo.
La banca/finanziaria ha ovviamente dei costi per gestire tutto questo.

Un privato rischia meno rispetto ad un'azienda,nel senso che la banca tenderà a muoversi legalmente più facilmente verso una società.

Detto questo,anche si vi arriva un decreto ingiuntivo,non fatevi intimorire e non andate nel panico.
Verificate che sia realmente un decreto ingiuntivo e non sia semplicemente un facsimile mandato dalle società di recupero crediti.
Vi ricordo che solamente il creditore può procedere,le società di recupero possono solo minacciare e fare la voce grossa ma non hanno nessun potere in merito.
Ribadiamo per l'ennesima volta che le società di recupero hanno l'incarico di recuperare in via amichevole il credito del committente.Non hanno poteri legali e devono rispettare determinati limiti.

Se invece notate che la busta verde ha timbri e diciture del Tribunale ed il decreto all'interno è originale allora dovete iniziare a muovervi.
Se non avete beni intestati non rischiate molto.Il pericolo, se siete dipendenti, è il possibile pignoramento del quinto dello stipendio (se non avete già in corso una cessione del quinto oppure una delega) oppure un pignoramento presso terzi sul vostro conto corrente bancario.
In quel caso,cercate di tenere il conto corrente leggermente in rosso oppure a zero.
Il rischio può essere quello di un pignoramento a casa,ma se non avete beni di valore rischiate relativamente poco.

Nel caso invece che abbiate una casa oppure altri beni di valore è utile farsi assistere immediatamente da un legale.
Se avete un legale di vostra fiducia contattatelo immediatemente oppure mandateci una mail per avere un consiglio per un avvocato nella vostra zona.

Non fatevi prendere dal panico,ricevere un decreto ingiuntivo non è una condanna a morte.Non arriverà il giorno dopo l'ufficiale giudiziario a pignorarvi le vostre cose.Fortunatamente ci si può opporre,prendere tempo e contrattaccare.

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venerdì 3 ottobre 2014

Le banche non stanno finanziando le imprese,che novità!!



Nonostante i proclami della BCE,le banche italiane non stanno erogando fondi alle imprese.
L'altro giorno abbiamo sentito un dibattito surreale in una banca.Abbiamo accompagnato un nostro lettore per un saldo e stralcio e dall'ufficio del vice direttore abbiamo sentito lo stesso dire che la banca è disperata in quanto non hanno più richieste di finanziamenti da parte delle imprese...che strano...

La realtà è che le banche italiane non stanno finanziando le imprese ma stanno cercando di fare solamente raccolta.
Abbiamo decine di segnalazioni di finanziamenti respinti ad imprese sane,senza segnalazioni e che hanno bisogno di denaro per nuovi investimenti.

Abbiamo sentito le storie più assurde:banche che chiedono la firma dei genitori per un fido di 5000 euro a fronte di un fatturato di oltre un milione di euro...banche che richiedono l'ipoteca sull'immobile del cliente per un prestito di 10.000 euro nonostante l'immobile valga oltre 300.000 euro...

Ma la storia più assurda arriva da un nostro lettore di Milano che ha un'azienda nel settore del confezionamento.
Ha bisogno di 20.000 euro per potere acquistare dei nuovi macchinari.Ha molti ordini dall'estero e quindi vuole sfruttare l'occasione e crescere sui vari mercati.
All'inizio la banca si dimostra subito disponibile tanto per tenere buono il cliente.
Poi arriva la proposta della banca,accettano il finanziamento di 20.000 euro solamente se il cliente mette a garanzia 20.000 euro in contanti sul conto oppure in titoli...

Sembra uno scherzo ma purtroppo è la realtà.Oltretutto non è il primo caso del genere,in cui la banca chiede a garanzia lo stesso importo in titoli o contanti.
Probabilmente la banca non immagina che se uno avesse 20.000 in contanti non avrebbe bisogno del finanziamento...

Insomma dalla BCE continuano ad avvisare le banche italiane di erogare ma purtroppo i paletti sono troppi.
Da Basilea 3 fino alla mancanza di volontà degli istituti italiani di sostenere le imprese.
Probabilmente per loro è meglio speculare in azioni o compravendite di altri istituti come hanno fatto fino ad ora..

Il consiglio che possiamo dare agli imprenditori,piccoli o grandi che siano è di sviluppare il loro business pensando di avere a disposizione solo le proprie risorse e senza contare sulle banche,almeno in questo momento.


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giovedì 2 ottobre 2014

Debito con la banca di 36 euro..l'istituto minaccia azioni legali e segnalazioni in banca dati...

Riceviamo questa mattina la mail di un nostro lettore di Viterbo.
La persona in questione aveva aperto un conto aziendale presso una banca del circuito BCC due anni fa.
A causa di un problema con il direttore aveva deciso di non continuare il rapporto e di chiudere il conto.

Si è dimenticato di mandare una raccomandata alla banca e tra spese ed interessi oggi la banca va a richiedere oltre trecento euro..
Pura follia.Le spese del conto e della richiesta del POS ammontano a massimo 36 euro ma per via degli interessi,delle spese e chissà di cosa altro..il conto arriva ad essere in rosso di oltre 300 euro..

La banca inizia a mandare delle raccomandate in cui minaccia azioni legali..e segnalazioni in banca dati.
Viene anche contatatto da un funzionario incaricato del recupero crediti che lo minaccia di procedere legalmente se non viene pagato questo debito.
Fa anche capire all'ormai ex cliente che rischia di essere segnalato in banca dati e quindi rischia di avere affidamenti revocati su altri conti..

Dietro nostro consiglio,risponde seccamente alla banca tramite raccomandata A/R di non essere assolutamente intenzionato a pagare e che procederà a fare verificare il conto presso la nostra struttura per vedere se ci sono interessi usurari.

A quel punto la banca retrocede ed il nostro lettore viene contattato dall'agente che segue il recupero crediti che gli propone un saldo e stralcio a 120 euro...

Questo ci fa capire una grande lezione.Se vi fate mettere sotto dalla banca e dimostrate paura,loro vi aggrediranno e vi faranno ancora più paura con minacce illogiche.
Invece se li aggredite e rispondete colpo su colpo inizieranno a pensare che hanno a che fare con una persona esperta e che sa il fatto suo.

Non fatevi intimorire da banche,finanziarie,società di leasing e di recupero crediti.
Ci si può difendere e tutelare.Se avete bisogno di noi,siamo qui per aiutarvi con la nostra decennale esperienza nel settore.

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Telefonate,telefonate e telefonate dal recupero crediti...come fermarli?

Pubblichiamo il messaggio dell'amica Nadia da Prato:

Spettabile Altdebiti,
sono disperata.Una società di recupero crediti mi sta tempestando di chiamate per un finanziamento Agos che non riesco più a pagare.Ho perso il lavoro e lo stipendio di mio marito basta solo per sopravvivere.
Mi chiamano in continuazione sul fisso,sul cellulare,chiamano i vicini.Non è più una vita.
Non so come farli smettere.Ogni volta è una persona diversa.Si presentano come studio legale,come avvocati e dicono che verranno a pignorarmi tutto.
Non ce la faccio più,aiutatemi.


Cara Nadia,
ci dispiace per la tua situazione.Di sicuro si tratta di un call center di un recupero crediti particolarmente aggressivo.Non disperare.
Primo consiglio: stacca il telefono fisso (o cambia numero) e cambia utenza del cellulare.
In questo modo tornerai a vivere più serena.Spiega alla compagnia telefonica che stai subendo dello stalking telefonico e quindi devi cambiare numero.
Per il cellulare puoi anche fare così: prendi un altro cellulare e metti la sim vecchia all'interno,lasciandolo sempre acceso.Continueranno a chiamarti ma tu non risponderai e specialmente lo metterai su silenzioso.
Nel frattempo utilizzi una nuova sim che darai solamente a parenti ed amici più stretti.
Si stuferanno dopo un pò di continuare a chiamare.

Per quanto riguarda presentarsi come legali sono assolutamente ridicoli.Fatti dare nome,cognome e nome dello studio legale e puoi subito verificare se l'avvocato è iscritto all'albo di riferimento.
Vedrai che non sarà così..
Sono solamente operatori scorretti che spinti dalla disperazione di portare a casa qualche soldo si inventano di tutto.
Non possono pignorare assolutamente nulla.Ci vuole un vero avvocato che faccia un decreto ingiuntivo per tentare eventualmente di pignorare qualcosa.(ci si può opporre al decreto ingiuntivo).

Cerca di vivere serena e non farti tormentare da questa gente.Non si devono permettere di chiamare i vicini,è una pratica vietata e per privacy non possono farlo.
Minacciali di rivolgerti al garante della privacy e presso un'associazione consumatori per denunciarli.

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