lunedì 18 novembre 2013

Fate attenzione alle persone e siti web che promettono prestiti facili!

Stiamo ricevendo molte segnalazioni di utenti che ci chiedono un parere su alcuni siti e personaggi che promettono prestiti facili.

Fate assolutamente attenzione,sono fregature!!

Nel primo caso si tratta di siti (fatti anche abbastanza bene) dove si promettono finanziamenti super rapidi (con firma di cambiali) e con l'erogazione immediata sul conto corrente.

Prima però di andare avanti con la pratica e compilare la scheda con i vostri dati vi verrà richiesto un pagamento tra 5 e 15 euro.
A questo punto sapete già che è una fregatura.Oltre ad avere perso i vostri soldi,avranno i vostri dati e non vedrete mai un centesimo!

Generalmente questi annunci vengono pubblicizzati tramite vari spam su altri siti,forum,blog e social networks.
Quando vi chiedono dei soldi online per un finanziamento come spese di apertura pratica o spese amministrative potete essere certi che è una fregatura.

Il secondo caso riguarda delle email che potete ricevere direttamente oppure degli annunci che girano su social network,forum e blog in cui dei facoltosi imprenditori vi propongono dei prestiti tra privati oppure dirigenti di finanziarie estere sconosciute sono pronti ad aiutarvi con dei finanziamenti velocissimi.
Ovviamente non chiedono nessuna garanzia,i tassi sono bassissimi e l'erogazione è immediata.

La prima cosa che noterete di strano è che il messaggio è scritto in un italiano a dire poco incomprensibile.
Infatti si tratta generalmente di truffatori all'estero con un network molto esteso.

La seconda cosa strana è che una volta contattati,saranno molto flessibili.Qualsiasi problema abbiate avuto nel passato come protesti,fallimenti e pignoramenti non sono problemi per questi generosi finanziatori.

Oltretutto vi alletteranno dicendo che potete utilizzare i soldi per dei viaggi,per sposarvi,per comprare l'auto nuova e per sistemare casa vostra.Loro non sono interessati a come li spendete,sono molto generosi e si fidano di tutti.

Poi si arriva al punto cruciale,vi chiederanno dei soldi per gestire la pratica ed andare avanti.
Vi diranno che devono dare una mancia ad un amico della loro banca,oppure che sono i soldi per delle commissioni finanziarie oppure che sono spese amministrative per pagare il legale/notaio per il contratto...

Non c'è bisogno che vi spieghiamo come finirà il tutto.

Internet purtroppo è un ottimo mezzo per questi truffatori che sfruttano il bisogno delle persone.

Se dovete richiedere un prestito rivolgetevi esclusivamente alla vostra banca oppure ad una finanziaria nazionale.Oppure se volete utilizzare internet,cercate solamente tramite siti ufficiali di broker con una reputazione sul mercato.

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sabato 16 novembre 2013

Ritardo nella cancellazione dei nominativi nella lista dei cattivi pagatori.

Da un recente studio di Cittadinanzattiva,le banche e finanziarie sono poco solerti a cancellare i nominativi dalle varie banche dati dei cattivi pagatori.

Questa crea un serio danno agli utenti,specialmente quando devono richiedere un prestito.

La banca/finanziaria ha l'obbligo di inoltrarvi una lettera 15 giorni prima della segnalazione.In questo modo avete il tempo per pagare le rate mancanti oppure per contestare un errore.

Il problema nasce,quando è già stata fatta la segnalazione e poi si effettua il pagamento.Molto spesso il creditore non invia immediatamente comunicazione alle banche dati.
Quindi ci si ritrova ancora segnalati in questi archivi.

Purtroppo lo si viene a scoprire solamente in fase di richiesta di un finanziamento.A quel punto,ci verrà comunicato che il finanziamento è stato respinto a causa di una segnalazione nelle banche dati.(Crif,Experian o Ctc)

Nel caso aveste già saldato il tutto oppure ci fosse un errore,potete rivolgervi immediatamente all'Arbitro Bancario Finanziario.

Con le recenti normativie europee,l'istituto di credito/finanziaria ha l'obbligo di fare sapere al cliente su quale banca dati consulatata è stata trovata la segnalazione.
Una volta saputo il nome,potete rivolgervi direttamente alla società che gestisce la banca dati per richiedere la cancellazione.


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venerdì 15 novembre 2013

Visita a casa del recupero crediti,cosa fare?

Oggi vogliamo affrontare l'argomento della visita esattoriale da parte del recupero crediti.

Diversi lettori ci hanno chiesto consigli su come affrontare la situazione.

Inanzitutto chiariamo subito che non siete obbligati a fare entrare in casa nessuno.Gli agenti del recupero crediti non sono pubblici ufficiali,quindi non hanno nessuna autorità.

Anche se vi mostrassero dei tesserini con la dicitura "autorizzato dalla Questura" o similare,si tratta semplicemente della licenza rilasciata dalla Questura per questo tipo di attività,non da nessun potere di accedere presso una proprietà privata.

Quindi se vengono a suonarvi al citofono o campanello,fatevi dire immediatamente di cosa si tratta.
Se la persona è educata e cortese potete anche farlo entrare,in modo da tutelare la vostra privacy.

Se si tratta invece di persone scortesi oppure aggressive,mandatelo direttamente a quel paese senza troppe esitazioni.
Siate chiari,che se continuerà ad insistere chiamerete le forze dell'ordine.Non fatevi intimidre da minacce legali o altre cose,ricordatevi non sono avvocati,procuratori o altro.
Sono semplici rappresentanti di una finanziaria o banca che cercano di trovare un accordo stragiudiziale con voi.

Non fatevi impressionare se si presentano come "procuratore", "procuratore stragiudiziale" e via dicendo.
Sono termini privi di senso in questo caso e non danno nessuna autorità a queste persone.

Nel caso lo faceste entrare in casa,spiegate la vostra situazione e che vi metterete d'accordo direttamente con la finanziaria.(leggete i nostri altri post per sapere come gestire gli insoluti).

Vi minaceranno spiegando che hanno la pratica per pochi giorni,che l'avvocato sta per procedere,che il Tribunale ora è rapido con i decreti ingiuntivi e via dicendo.
Sono tutti trucchi e pressioni psicologiche per farvi paura.

Non fatevi intimidire e ragionate con calma.

Alcuni avranno anche un documento sul quale annoteranno il tipo di casa che avete,i mobili ecc
Anche in questo caso sono metodi (scorretti) per mettervi sotto pressione.Non sono ufficiali giudiziari quindi non posso pignorarvi nulla!
Useranno termini legali quali "pignoramento","decreto ingiuntivo","atto di precetto","esecuzione forzata" ecc
In questo caso sono termini privi di senso.Gli agenti del recupero crediti non sono avvocati,quindi non hanno nessuna autorità nel depositare atti o fare pignoramenti.



Da questo post è evidente che non dovete avere paura e che potete gestire questa situazione senza andare nel panico.


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giovedì 14 novembre 2013

Recupero crediti:l'Antitrust ordina di non inviare più lettere con minacce legali.

Altra buona notizia per i consumatori.L'Antitrust ha ordinato ad una società di recupero crediti di non inviare più lettere o avvisi  in cui si minacciano pseudo azioni legali.

Generalmente queste lettere sono in busta verde oppure sembrano atti ufficiali da parte del tribunale.
Questa pratica,chiamata "fiscal sounding"è profondamente scorretta.

Nella lettera vengono usati dei termini legali quali: "esecuzione forzata", "decreto ingiuntivo" e via dicendo.
Vi minacciano del pignoramento di tutti i vostri beni e vi fanno credere che realmente qualcuno verrà a portarvi via tutto quello che avete in casa.

Nello specifico,questa è la motivazione dell'Antitrust: “tali comunicazioni, facenti riferimento ad un titolo esecutivo rappresentato da un’ordinanza di ingiunzione senza alcuna indicazione degli estremi del titolo del debito, avvertono di un presunto inizio di un procedimento esecutivo avanti il tribunale competente per il pignoramento immobiliare e mobiliare rilevando che “previo ordine del Tribunale, si procederà con l’Ufficiale Giudiziario all’asporto dei suddetti beni, se necessario con l’intervento della forza pubblica e forzando la porta in caso di sua assenza” e sono impostate con modalità idonee ad ingenerare nei consumatori l’erroneo convincimento di esser destinatari di una procedura esecutiva iniziata dall’amministrazione finanziaria pubblica”. I consumatori pensano dunque che la comunicazione sia inoltrata da un Ente pubblico e vengono indotti a pagare l’importo richiesto a prescindere dalla fondatezza della propria posizione debitoria."

 

Ora i consumatori hanno davvero un'arma molto importante,possono denunciare direttamente all'Antitrust questi comportamenti scorretti e vessatori.
Non fatevi più spaventare da avvisi nella cassetta delle lettere,attacati sui citofoni,sms in cui vi dicono che stanno per pignorarvi tutto,lettere in cui si dice che hanno depositato un atto giudiziario e via dicendo.
Sono solamente trucchi per mettervi sotto pressione ma privi di qualsiasi fondamento reale.



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mercoledì 13 novembre 2013

Anatocismo ed usura da parte delle banche italiane,nuove servizio delle Iene.

Nuovo interessante servizio delle Iene in merito ai soprusi e ricatti da parte delle banche italiane.

I filmati parlano chiaro.I direttori delle banche ricattano i clienti per farsi firmare liberatorie ed accordi che possano scagionare la banca da future accuse di usura bancaria.
E' evidente che gli istituti di credito temono quello che potrà succedere nei prossimi mesi.
Si preannunciano diversi contenziosi da parte di cittadini che hanno ingiustamente pagato finanziamenti con tassi d'usura.

Il consiglio è quello di rivolgersi a degli esperti,in modo da verificare se la banca è in difetto e poi procedere immediatamente a chiedere un rimborso all'istituto di credito.
Se non riusciste a trovare un accordo transattivo con la banca,il consiglio è quello di farsi assistere da un professionista in modo da procedere contro l'istituto di credito.


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lunedì 11 novembre 2013

Estinzione della cessione del quinto,attenti alle spese.

Alcuni lettori ci hanno segnalato delle difficoltà ad estinguere la cessione del quinto.
Ecco alcuni consigli:

Nel caso aveste a disposizione dei soldi e vorreste estinguere il vostro debito con la banca/finanziaria,iniziate a fare richiesta del conteggio estintivo per verificare esattamente l'ammontare che dovreste pagare in caso di chiusura anticipata del prestito.

Il creditore decurterà dalla somma finale da rimborsare gli interessi non maturati.
La banca/finanziaria molto probabilmente vi applicherà una penale che generalmente non sarà superiore al 1% del totale del debito residuo.
Più vi avvicinate alla scadenza naturale del prestito e meno onerosa sarà la penale.

In linea teorica con il decreto Bersani del 2007 la finanziaria/banca non dovrebbe applicarvi nessuna penale ma vi richiederanno sicuramente delle spese di estinzione anticipata/amministrative.

In caso di dubbio,rivolgetevi alla vostra locale associazione dei consumatori.

Per quanto riguarda le spese assicurative (vita e rischio-impiego legate al prestito) avete diritto al rimborso relativo al periodo in cui l'assicurazione non è stata utilizzata.

Una volta estinto il debito,la società vi rilascerà una liberatoria che dovete consegnare immediatamente al vostro datore di lavoro (o all'Inps per i pensionati) in modo bloccare la trattenuta mensile.



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venerdì 8 novembre 2013

Come scegliere il mutuo e non farsi fregare.

Qualche consiglio per chi deve scegliere un mutuo.Specialmente in questi tempi di crisi è meglio fare molta attenzione.

Non è propriamente il momento migliore per accedere al credito in banca,le percentuali d'intervento della banca nei casi dei mutui si è notevolmente abbassata rispetto agli anni in cui si poteva ottenere un mutuo oltre il 100% con incluse le spese notarili e l'eventuale costo di mediazione dell'agente immobiliare.

Come in tutte le cose,al giorno d'oggi dovete fare shopping.Non fermatevi alla prima banca e specialmente non prendete per oro colato il preventivo della vostra banca abituale.
Dovete girare varie banche e confrontare tutti i preventivi.Ovviamente utilizzate anche internet,ci sono decine di siti che possono calcolarvi il preventivo migliore in base al vostro reddito e tipologia di casa da acquistare.

Fisso o variabile? E' la solita domanda alla quale non è facile dare una risposta,specialmente di questi tempi.
La soluzione migliore è farsi fare due preventivi e per il variabile chiedete anche una simulazione in caso di peggioramento dei tassi.
Non rischiate di firmare un mutuo se poi avrete dei problemi a pagarlo.
Le banche possono anche offrirvi delle coperture sul rischio dell'incremento dei tassi.Fate molta attenzione,perchè spesso questi prodotti sono molto cari ed il meccanismo di copertura non è chiarissimo.
Fatevi aiutare da un'associazione dei consumatori,in caso doveste decidere per un variabile con copertura.

La banca vi chiederà se possedete una polizza vita.In caso negativo,vi proporranno una loro polizza.
Fate molta attenzione,perchè solitamente sono prodotti molto cari,quindi non fermatevi alla prima proposta ma fate shopping anche per questo.

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giovedì 7 novembre 2013

Con Equitalia si potrà rateizzare fino a 120 mesi.

Buone novità per imprese e privati,con il Decreto del Fare sarà possibile rateizzare fino a 120 mesi i debiti con il fisco.

Si aspetta ora il via libera della Ragioneria per avere l'ufficialità delle norme.

I piani di rientro saranno basati sull'effettiva capacità di pagamento di ogni soggetto.

Il primo piano di rateizzazione è quello classico da 72 rate come previsto dal Testo Unico del 1973.

In caso di una situazione finanziaria difficile legata anche al periodo di crisi sarà possibile rateizzare fino a 120 mesi.
Il piano scatta quando un privato non è in grado di pagare una rata superiore al tetto del 20% del reddito mensile e del 10% sul valore della produzione per le imprese.

In casi di ulteriore difficoltà del richiedente e di un peggioramento della congiuntura economica ci sarà la possibilità di chiedere delle proroghe da 72 a 120 mesi.

Nel caso di piani di rateizzazione ordinari sarà sempre possibile richiedere di aumentare le rate in caso di difficoltà finanziarie.


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mercoledì 6 novembre 2013

Phishing:l'arbitro bancario finanziario decide per il rimborso ad un consumatore.

Buone notizie per i consumatori.L'Abf ha deciso che un istituto di credito deve rimborsare il proprio cliente che è stato truffato.

L'utente in questione si è visto prelevare circa 600 euro dalla carta di credito.
Quando si accorto,ha bloccato immediatamente la carta.La banca si è rifiutata di rimborsarlo dicendo che non aveva custodito in maniera appropriata i dati della carta...

Tramite un'associazione consumatori si è rivolto all'Abf che ha dato ragione al cliente,in quanto la banca deve avere dei sistemi idonei per prevenire queste truffe.

La decisione dell'Abf è molto importante perchè prevede che la banca disponga di sistemi specifici per evitare queste frodi.

Rimane ovviamente inteso che anche l'utente deve conservare attentamente i dati della propria carta di credito e deve ovviamente non rispondere ad email truffaldine in cui vengono richiesti i propri dati.

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martedì 5 novembre 2013

Sospensione del mutuo..alla fine le banche ci guadagnano.

In questi momenti di difficoltà potere sospendere le rate del mutuo è davvero un grande aiuto per le famiglie italiane.

Il legislatore ha previsto che in determinati casi si possa interrompere per un determinato periodo di tempo il pagamento delle rate.
Il Piano famiglie della Consap è dedicato a questo.

Purtroppo il legislatore non ha creato delle regole ben precise da fare rispettare alla banche,quindi su diversi punti le banche possono fare quello che vogliono.

Il punto più preoccupante è il calcolo degli interessi.Le banche lo calcolano sul capitale rimanente da restituire e non sulle rate effettivamente insolute.
Questo comporta che la cifra totale da restituire alla banca sarà nettamente maggiore,creando pesanti conseguenze per le famiglie.

La soluzione migliore è quella di rivolgersi ad un'associazione dei consumatori e fare calcolare gli interessi per verificare che tutto sia in regola.
Nel caso ci fossero problemi,bisogna inoltrare subito una raccomandata alla banca,spiegando che il calcolo degli interessi non è corretto.

Se la banca non risponde entro 30 giorni,la soluzione migliore è quella di rivolgersi all'Arbitro Bancario Finanziario,in modo da mettere alle strette la banca ed ottenere una risposta.


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lunedì 4 novembre 2013

Finanziamenti pagati ed estinti...ma arrivano ancora le richieste di pagamento..

Un nostro lettore ci ha segnalato un caso abbastanza particolare.
L'utente aveva un finanziamento di circa 9000 euro che è stato pagato totalmente e chiuso l'anno scorso.

Arriva la sorpresa...un telegramma da parte di una società di recupero crediti che minaccia azioni legali perchè sono rimaste indietro alcune spese di recupero precedenti e via dicendo..

Il nostro lettore ha copia di tutti i pagamenti effettuati (sempre direttamente alla finanziaria) e non ha più ricevuto notizie dalla finanziaria stessa fino al telegramma di qualche giorno fa..

Il nostro consiglio è molto semplice:mandateli a quel paese.

Contattate subito la finanziaria per chiedere spiegazioni e chiedete se hanno realmente dato incarico a questa società di recuperare il presunto credito.
Inviate anche una raccomandata a/r alla finanziaria con copia del telegramma.

Purtroppo questi casi stanno capitando sempre più spesso.Solitamente sono degli errori di contabilizzazione della società oppure delle furbate per incassare qualche rata in più.

L'utente in questione,quando ha avuto dei ritardi,ha poi pagato le rate insolute direttamente alla finanziaria,anche se la stessa aveva affidato la pratica al recupero crediti.
Ovviamente il recupero crediti carica delle spese per la gestione della pratica,ma l'utente avendo pagato direttamente al suo creditore ha assolto il suo dovere.

Un altro consiglio molto utile e di farsi rilasciare un documento oppure una ricevuta in cui la finanziaria dichiara che il debito è estinto e non possono più pretendere nulla.
Meglio pagare l'ultima rata direttamente negli uffici della finanziaria,in modo da farsi rilasciare contestualmente anche la liberatoria.

Purtroppo viviamo in un mondo di "furbi" e bisogna imparare a sopravvivere e difendersi.


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sabato 2 novembre 2013

Rischia di perdere la casa per 1000 euro di debito..le banche devono vergognarsi.

Incredibile servizio andato in onda sulla sette.
Un signore rischia la casa per soli mille euro di debito..
Fortunatamente tutto si è risolto.Ma chi chiediamo,se non ci fosse stato il servizio televisivo,sarebbe comunque finita così?

http://www.la7.it/lagabbia/pvideo-stream?id=i765574&pmk=video








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Vero decreto ingiuntivo o semplice minaccia dal creditore?

Vorremmo fare chiarezza in merito all'argomento oggetto di questo post.
Molti lettori ci hanno scritto spaventati da alcune lettere da parte del creditore oppure dal recupero crediti in cui si minacciano azioni legali,pignoramenti e via dicendo.

Un conto è minacciare un'azione legale,un altro conto è ricevere un atto giudiziario da parte del Tribunale.

Alcune società di recupero crediti utilizzano dei "trucchi" per fare pressione sul debitore.

Possono mandarvi una lettera di colore verde in cui vi dicono che hanno già depositato gli atti,potrebbero attaccarvi sul citofono o sulla buca delle lettere una cartolina con scritto "comunicazione urgente",potrebbero mandarvi una bozza di decreto ingiuntivo senza la firma ed il nome del legale oppure possono lasciarvi una busta con un biglietto da visita all'interno, con la scritta "procuratore stragiudiziale" e via dicendo.

Tutte queste "cose" non sono atti ufficiali e non hanno nessun valore.Sono solamente strumenti,a volte poco corretti e professionali (in certi casi al limite della legalità) per mettervi sotto pressione,per farvi credere che davvero c'è un atto giudiziario nei vostri confronti.

L'unico atto ufficiale, se mai lo riceverete, può essere solamente dal Tribunale.In busta verde,consegnato dal postino che richiederà la vostra firma.Se non vi trovano a casa,possono lasciarvi una busta verde in cui vi avvisano che c'è un deposito di atti giudiziari che dovete ritirare presso il vostro ufficio postale.
In questo caso,vi conviene rivolgervi ad un avvocato di fiducia oppure presso un'associazione dei consumatori.(leggete i nostri altri post su come scegliere un legale)
Ci sono determinate tempistiche da rispettare per fare opposizione ad un decreto ingiuntivo,quindi non perdete tempo.

Anche le lettere spedite dall'area legale di banche,finanziarie o recupero crediti hanno poco valore,nel senso che vi minacciano di agire legalmente contro di voi,ma al momento non  c'è nessun atto ufficiale nei vostri confronti e non c'è nessuna certezza che realmente vi faranno un decreto ingiuntivo.

Davide,un nostro collega e volontario del blog ha una lunga esperienza nel settore del recupero crediti.
Ci conferma che le lettere inoltrate da legali interni alle finanziarie,banche e recupero crediti sono documenti standard che vengono inviati a tutti i debitori.Questo per fare sentire viva la minaccia dell'azione legale.

E' chiaro che dovete anche analizzare la vostra situazione ed il relativo debito.
Se avete un finanziamento da 5000 euro con una carta revolving ed avete saltato metà delle rate,ma non avete beni intestati,siete nullatenenti e magari non lavorate, oppure avete la busta paga con due cessioni ed un pignoramento, potete calcolare che sarà molto difficile che vi facciano un decreto ingiuntivo.
Ricorrere ai Tribunali ha un costo per il creditore sia in termini monetari che di tempo,quindi calcolano anche loro i costi/benefici di tale operazione.

Se invece avete un debito di una certa importanza e ci sono garanti che hanno firmato per voi,avete un immobile intestato ed una busta paga importante,vi conviene cercare di trovare una soluzione con il creditore.
In questo caso,potrebbero realmente aggredire i vostri beni e crearvi dei problemi.
Anche in questo caso,vi consigliamo di rivolgervi ad un legale esperto in materia oppure ad una locale associazione dei consumatori.



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venerdì 1 novembre 2013

Leggete attentamente l'estratto conto delle carta di credito!

Purtroppo molti utenti quando ricevono l'estratto conto della carta di credito,lo buttano via senza neanche controllarlo.

Invece vi consigliamo di controllarlo molto attentamente,spesso può capitare di trovare spese non autorizzate,spese doppie e via dicendo.

In caso riscontraste degli errori dovete intervenire immediatamente.Ci sono delle regole ben precise per contestare questi addebiti.

L'utente devo inoltrare immediatamente una raccomandata a/r con il dettaglio delle spese contestate,copia dell'estratto conto ed eventuali prove.

Ad esempio se c'è un pagamento non autorizzato,richiedete copia della ricevuta firmata per verificare l'autenticità della firma,oppure se c'è un doppio addebito allegate lo scontrino effettuato presso quell'esercizio per provare la spesa che avete fatto.

A quel punto la banca o finanziaria ha trenta giorni di tempo per rispondervi ed eventualmente provvedere al rimborso.Nel caso non ci fosse risposta dalla banca,dovete rivolgervi immediatamente all'Arbitro Bancario Finanziario.
Se anche in questo caso non aveste riscontro,l'ultima soluzione è quella di rivolgersi ad un tribunale civile.
Potete farvi assistere da un'associazione consumatori in tutto questo iter.

Una volta ricevuta l'estratto conto,verificatelo subito e se trovaste degli errori avete sessanta giorni di tempo dalla data di ricezione del documento per contestare gli importi.(attivatevi comunque prima)
Se aspettate oltre i sessanta giorni è come se aveste dato il vostro assenso a quell'estratto conto.



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