mercoledì 30 aprile 2014

Ancora telefonate e pressioni dal recupero crediti..

Come sempre ci arrivano decine di email ogni giorni,chiedendoci aiuto per pressioni e minacce ricevute da alcune società di recupero crediti con pochi scrupoli.

Cercheremo di essere molto chiari,in modo da aiutare i nostri lettori.

Le società di recupero crediti guadagnano se incassano soldi.Hanno delle provvigioni in base a quanto recuperano ed in che modo recuperano.(se contanti,saldo e stralcio,cambiali e via dicendo)

Se la società e l'esattore non incassano,non portano a casa nulla,ma hanno solamente delle spese.(telefono,gasolio ecc)

E' normale che queste persone premano per potere chiudere le pratiche.Le società di recupero crediti alla fine non  sono altro che  delle società di "mediazione" che cercano di trovare un compromesso tra il creditore ed il debitore.
Gli esattori si fanno chiamare procuratori stragiudiziali,ma in realtà sono degli agenti che cercano di capire se il debitore ha la reale intenzione e/o possibilità di onorare il suo debito.

Quando vi chiamano decine di volte,oppure vi trattano male al telefono o di persona è semplicemente per questo motivo:se non incassano,non guadagnano.

Ci sono esattori scorretti e prepotenti ma ci sono anche persone serie che potere campare fanno questo ingrato lavoro e per portare a casa la pagnotta devono essere rigidi ed avere quell'aria da "avvocato".

Le società di recupero crediti non hanno comunque il diritto di potervi intimorire,minacciare o fare altro,devono sempre rimanere nella legalità e generalmente nella correttezza.

Questo vi fa capire come potete gestire queste persone.Se non potete pagare,semplicemente spiegate il vostro problema senza farvi mettere con le spalle al muro.
E' logico che vi diranno che la pratica è già al Tribunale,che vi pignoreranno qualsiasi cosa e via dicendo,è il loro lavoro ed ora capite meglio perchè lo fanno.

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mercoledì 23 aprile 2014

Il Giudice revoca l'iscrizione di un utente nella lista dei cattivi pagatori

Notizia interessante dal Tribunale di Agrigento.

Un utente bancario ha visto la sua banca condannata per "illegittima iscrizione alla Crif".

Purtroppo sempre più spesso capita che al momento della richiesta di un finanziamento oppure di una carta di credito vi venga detto che c'è una segnalazione a vostra carico nelle banche dati.

Gli istituti di credito hanno l'obbligo di avvisarvi tramite raccomandata o posta certificata della decisione di iscrivervi in queste liste.

La notizia importante per tutti i consumatori è che oltre ad avere avuto tutte le spese legali rimborsate,l'utente in questione ha ottenuto anche la cancellazione del nominativo presso le liste dei cattivi pagatori.

Vi consigliamo nel caso il vostro nome fosse stato segnalato nelle banche dati,di verificare immediatamente se la banca vi ha avvisato nei modi descritti sopra.

In caso di mancato avviso,vi consigliamo di rivolgervi immediatamente al vostro istituto di credito chiedendo delle spiegazioni.
Se la banca non dovesse darvi risposte soddisfacenti rivolgetevi alla vostra locale associazione dei consumatori oppure all'Arbitro Bancario Finanzario.



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martedì 22 aprile 2014

Non ti mandano le bollette e poi ti staccano il gas! Cosa fare?

Purtroppo capita sempre più spesso che società che forniscono luce,acqua o gas non fatturino per diversi mesi e poi l'utente si trova recapitare bollette da capogiro.

A quel punto,l'utente prova a richiedere una spiegazione che non viene data e scatta il tentativo di rateizzazione del debito.

La società lo nega in quanto il debito è troppo alto e staccano l'utenza.

Sembra follia ma purtroppo capita davvero.

Come difendersi?

Inanzitutto,se notate che le bollette non arrivano,inoltrate una raccomandata A/R specificando che non avete ricevuto la regolare fatturazione e che attendete al più presto il ripristino della stessa.
Non fidatevi dei call center,generalmente prendono nota ma non succede nulla di concreto.

Nel caso l'azienda non rispondesse oppure vi minacciassero di sospendere le forniture dovete rivolgervi immediatamente alla vostra locale associazione dei consumatori.
Sapranno guidarvi per risolvere il problema ed in ultima istanza è possibile accedere alla conciliazione.

In particolare le segnalazioni riguardano la società Eni Spa che da diversi mesi, se non anni,non ha fatturato regolarmente le bollette agli utenti.

In un caso recente,presso il Giudice di Pace di Gaeta,lo stesso ha condannato la società Eni Spa al ripristino della fatturazione ed alla rateizzazione del totale pari al numero di mesi della omessa fatturazione.

Oggi ci sono strumenti concreti per difendersi,informatevi e non fatevi fregare!



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sabato 19 aprile 2014

Bollette arretrate e contestate,ma ritorna il recupero crediti,cosa fare?

In questo periodo abbiamo molte segnalazioni relative a richieste da parte del recupero crediti di incassare utenze scadute da molti anni.

Generalmente si tratta di bollette di precedenti gestori o società oppure di nuove utenze dove c'era stata una formale contestazione.

La maggiore parte di questi crediti sono insegibili.Sono prescritti oppure ci sono delle reali contestazioni che erano state fatte direttamente alla società.

Qualche esempio pratico:

Per Tele2 ci sono delle bollette con spese di attivazione non giustifcate,oppure delle fatturazioni per periodi in cui il servizio funzionava male oppure non funzionava del tutto.

Per Tele+ oppure Sky ci sono degli addebiti per film mai visti oppure il servizio non è funzionato per diverse settimane.

Stessa cosa per le utenze del gas.Con la liberalizzazione del mercato,c'è stato un sacco di promozione per cambiare gestore.In molti casi al subentro del nuove operatore ci sono stati molteplici problemi.
Abbiamo segnalazioni di casi in cui addirittura le famiglie sono rimaste senza gas per un mese e mezzo,ma la società ha comunque fatturato degli ipotetici costi amministrativi.

Questi crediti sono generalmente stati ceduti a terzi.Il creditore originario sapendo benissimo che sono crediti inesigibili,ha venduto gli stessi ad altri per potere "ripulire" il proprio bilancio.

Come abbiamo sempre scritto sul nostro blog,del credito non si butta mai via nulla.Le società si scambiano e vendono crediti a vicenda,fregandosene se sono esigibili o meno.

In casi come questi,rivolgetevi alla vostra locale associazione dei consumatori per chiedere consigli e rispondere alle richieste di queste società.



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venerdì 18 aprile 2014

Recupero crediti: per privacy non possono telefonare a parenti o vicini.

Interessante decisione del Garante della Privacy in merito a telefonate da parte di banche,finanziarie e recupero crediti.

Il creditore deve comunicare esclusivamente con il debitore.Non può riferire a terze persone del suo debito.

Questo vuole dire che le società di recupero crediti,non possono assolutamente telefonare ai vostri parenti o vicini per chiedere informazioni su di voi oppure chiedere di essere richiamati.

Purtroppo un trucco molto scorretto da parte delle società di recupero crediti,consiste nel cercare tramite l'elenco telefonico se ci sono vicini presenti oppure se c'è qualche famigliare con il vostro cognome.

Questo perchè la maggiore parte delle società di recupero tenta il primo contatto telefonicamente per risparmiare costi e tempo.

A volte queste società rivelano direttamente a terzi del vostro problema,spiegando che sono una società di recupero oppure uno studio legale e che devono parlare urgentemente con voi.

In altri casi si fanno passare come concessionari di auto/moto che devono consegnare il bene oppure corrieri espressi che devono consegnare un pacco.
Gli operatori telefonici di queste società vogliono cercare di ottenere il numero di casa/cellulare del debitore chiamando terze persone.

In casi del genere,dovete segnalare immediatamente al Garante della privacy quello che è successo.
Potete farvi assistere dalla vostra locale associazione dei consumatori per presentare il reclamo.

Non fatevi torturare e spaventare da operatori scorretti,oggi ci sono i mezzi per potersi tutelare.

La stessa cosa vale per le telefonate preregistrate da parte di banche e finanziarie nel caso di un sollecito di pagamento.
Queste telefonate possono essere indirizzate esclusivamente al debitore e non a terze persone.



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mercoledì 16 aprile 2014

Usate l'Arbitro Bancario Finanziario se avete problemi con banche e finanziarie!

Uno strumento molto valido ed utile è l'Arbitro Bancario Finanziario.

Previsto dalla legge sul risparmio 262 del 2005 è un organismo imparziale che risolve per via stragiudiziale le controversie tra intermediari finanziari e clienti.

Ogni collegio è composto da 5 membri.Tre nominati dalla Banca d'Italia,uno dai consumatori ed uno dall'associazione di categoria della banca o finanziaria.

La Banca d'Italia ne cura il funzionamento.Ogni componente del collegio deve avere maturato una specifica esperienza tecnica nel settore.

Per potere rivolgersi all'Abf,il cliente deve avere tentato di risolvere il problema con la banca.In caso di esito negativo oppure in caso di mancata risposta dalla banca/finanziaria si può fare ricorso all'Abf.Se l'Arbitro da ragione al cliente,la banca o finanziaria deve risolvere rapidamente il problema.Nel caso non lo facesse,il nominativo della stessa verrà pubblicato sui giornali e sul sito web dell'Abf.

Il vantaggio di rivolgersi all'Abf sono i costi minimi e la rapidità nelle decisioni.

Come fare ricorso?

In caso di controversia con l'intermediario finanziario,bisogna fare reclamo direttamente alla banca/finanziaria ed aspettare 30 giorni per una risposta.Nel caso di una risposta non soddisfacente oppure non ci fosse risposta da parte dell'intermediario si può presentare reclamo all'Abf.(non devono essere passati più di 12 mesi dal reclamo alla banca/finanziaria)

Per procedere bisogna effettuare un versamento di 20 euro (visitate il sito dell'Abf per le modalità di pagamento).

Dal sito web dell'Abf si possono scaricare i moduli,oppure si possono ritirare presso gli sportelli della Banca d'Italia.
Bisogna poi inviare copia del modulo e la ricevuta di pagamento alla segreteria tecnica della vostra area.
Potete anche utilizzare un'associazione dei consumatori per farvi aiutare.

Una volta che l'intermediario riceve copia della contestazione dal'Abf ,ha 45 giorni di tempo per rispondere.

Una volta ricevute le motivazioni dell'intermediario,l'Abf ha 60 giorni di tempo per comunicare la propria decisione.

Se l'Abf accoglie la contestazione del cliente,la banca/finanziaria ha 30 giorni di tempo per risolvere il problema.

Nel caso la banca/finanziaria non rispetasse la decisione dell'Abf,oppure non collaborasse alla conclusione del procedimento,il loro nominativo verrà segnalato sulla pagina dell'Abf e con un annuncio su due quotidiani a diffusione nazionale.

Come vedete per un costo minimo avete finalmente la possibilità di difendervi da banche e finanziarie scorrette.
E' un metodo rapido che tutela gli interessi dei consumatori.

Per maggiori informazioni consultate il sito dell'Arbitro Bancario Finanziario www.arbitrobancariofinanziario.it

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lunedì 14 aprile 2014

Avvisi del recupero crediti,cosa fare?

Ci arrivano ogni giorno nuove segnalazioni da parte di nostri lettori in merito agli avvisi delle società di recupero crediti.

Nonostante l'Antitrust abbia chiaramente ordinato a queste società di non inviare lettere con minacce legali,diffide e via dicendo,le società di recupero crediti stanno continuando con questo comportamento scorretto.

Ribadiamo ancora una volta,che le società di recupero crediti non hanno nessun potere di depositare atti legali o fare pignoramenti.Possono esclusivamente tentare di trovare con voi una soluzione bonaria per chiudere il debito.

A causa della crisi,queste società si sono incattivite.Gli agenti e le società di recupero crediti campano grazie alle provvigioni sul recuperato.Se non incassano soldi,non guadagnano.Quindi è chiaro che in un periodo del genere hanno un atteggiamento aggressivo.

I messaggi che arrivano possono essere molteplici:

*biglietti in busta verde con scritto di chiamare il Procuratore stragiudiziale

*biglietti gialli attaccati al citofono con scritto di chiamare urgentemente il numero X per comunicazioni legali

*delle cartoline spedite via posta tradizionale che assomigliano a degli avvisi giudiziari.Con scritto che se non chiamate il numero X entro 5 giorni inizieranno con l'esecuzione forzata con relativo pignoramento di mobili,auto e via dicendo.

*via sms possono arrivare dei messaggi firmati da Avv X con scritto che dovete contattare immediatamente il numero X per comunicazioni urgenti.

*delle lettere via posta tradizionale con un avviso ed un biglietto da visita del Dott. X della società di recupero crediti Y che deve urgentemente conferire con voi in merito a questioni private.

*avvisi su carta semplice colorata con scritto di contattare urgentemente il Dott. X della società di recupero crediti Y per comunicazioni urgenti, lasciato sullo zerbino oppure infilato sotto la porta.

La fantasia non ha limiti,quindi se ricevete altri tipi di avvisi mandateci una mail!

Comunque qualsiasi tipo di avviso sia,non dovete farvi spaventare.

Sono tutti mezzi scorretti per mettervi sotto pressione e farvi credere che ci siano degli atti giudiziari nei vostri confronti ma non è così!

Se qualcuno vuole farvi un decreto ingiuntivo lo fa punto e basta.Riceverete una busta verde via posta raccomandata (quindi dovrete firmare quando il postino vi consegnerà la lettera) con documenti ufficiali autenticati e timbrati dal Tribunale e con tutti i dati di un vero avvocato che potrete contattare.

Leggete anche i nostri altri articoli in merito a come gestire le società di recupero crediti quando vi tempestano di telefonate oppure quando vi suonano al citofono di casa.

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venerdì 11 aprile 2014

Banche: dal 1 Gennaio 2014 potranno chiudere i conti correnti,ecco i motivi.

Dal 1 Gennaio 2014 le banche avranno la facoltà di chiudere i conti correnti in caso l'anagrafica del cliente non fosse aggiornata.

Nel 2008 è entrata in vigore la norma relativa all'anti-riciclaggio.Il governo Monti nel 2012 ha ulteriormente inasprito queste norme e quindi dal Gennaio 2014 le banche potranno chiudere i conti correnti.

Le banche devono avere un'anagrafica aggiornata del cliente e sapere quale sarà l'utilizzo del conto stesso.

Le banche devono essere pronte in caso di una richiesta da parte di un ente tributario in merito ad uno specifico correntista.

Un consiglio pratico: chiamate la vostra banca e verificate che tutti i dati in loro possesso siano corretti!

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mercoledì 9 aprile 2014

Telefonata del recupero crediti al nostro webmaster!!

Ieri ci è capitata una cosa davvero curiosa.
Una società di recupero crediti ha contattato la famiglia del nostro webmaster (Mirko) in merito ad un presunto debito di 8 anni fa..

La mamma di Mirko,ha spiegato che era al lavoro e di lasciare un recapito telefonico ed avrebbe richiamato.
La signora,preoccupata ha chiesto di cosa si trattasse e dall'altra parte una fredda risposta "comunicazioni legali.."

La signora impaurita contatta subito il figlio al cellulare spiegando che ci sono comunicazioni legali da uno studio di Perugia..

Mirko chiama il numero di Perugia e risponde una persona che si presenta come "procuratore" incaricata per conto della società X e via dicendo.

Il buon Mirko capisce subito che si tratta di una società di recupero crediti,spiega che è appena entrato un cliente e richiamerà tra 15 minuti.
Ovviamente ci chiama e ci vediamo tutti nel suo ufficio per chiamare la persona in questione con il vivavoce.

Mirko richiama la persona e la lascia parlare.Si tratta di un credito di circa 8 anni fa relativo a degli interessi e spese maturati per un debito verso un fornitore.

Era stata aperta una contestazione,si è risolta ed il cliente (Mirko) aveva poi pagato.
Nel frattempo la pratica era stata affidata ad una società di recupero crediti ed erano maturate spese ed interessi.

Parliamo di 103.96 euro....

L'addetta telefonica inizia a spiegare che legalmente devono gestire la pratica,che comunque gli interessi erano dovuti,che le spese precedenti non erano state pagate e via dicendo.

Mirko,dietro nostro consiglio ha chiesto se il credito fosse stato ceduto a terzi,in quanto il fornitore non ha mai richiesto ulteriori pagamenti.

La risposta dall'altra parte è stata: "il fornitore non è Terzi..."
Stendiamo un velo pietoso.

Mirko su nostro consiglio,ha detto che il debito è già stato saldato e che non ha nessuna intenzione di pagare altro.
A quel punto l'addetta dall'altra parte ha iniziato a spiegare che la società potrebbe ricorrere per vie legali (per 103.96 euro......) oppure potrebbero agire verso terzi come genitori ed i fratelli...

A questo punto,siamo intervenuti noi telefonicamente spiegando come stanno le cose e chiedendo di smetterla di dire idiozie.

Abbiamo voluto documentare il comportamento scorretto di una operatrice che ha fatto pressioni sul "debitore" minacciandolo di azioni legali senza senso oppure di pignorare beni presso terzi.

Oltretutto non è corretto telefonare a casa dei genitori.La residenza di Mirko è in un altro posto ed avrebbero dovuto contattarlo via lettera o email nel caso non ci fosse stata disponibile un utenza telefonica.

E' anche profondamente scorretto parlare di "comunicazioni legali",in quanto la persone in questione non è un avvocato e non ha nessuna comunicazione legale da fare,sta semplicemendo cercando di incassare per via stragiudiziale (non per vie legali) il "presunto" credito.

Presunto perchè è una richiesta di interessi e spese di otto anni fa per un debito che era già stato saldato da tempo!

I crediti sono un grande business,alla fine non si butta via nulla.Si può cederlo anche più volte aumentando spese e interessi nella speranza di trovare qualcuno da spremere con pressioni psicologiche e comportamenti scorretti.


E' chiaro da questo post che le spese e gli interessi maturati non erano del creditore iniziale (il fornitore) ma semplicemente addebiti da parte della precedente società di recupero crediti!
Fatevi furbi ed informatevi sempre se capitassero cose del genere.


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lunedì 7 aprile 2014

Equitalia non può sbagliare indirizzo,la cartella è annullata.


Interessante articolo di ieri su Italia Oggi.

Equitalia non può sbagliare indirizzo,lo ha stabilito la Corte di cassazione,con l'ordinanza 25938 del 19/11/2013.

Un utente ha contestato un preavviso di fermo amministrativo e due cartelle esattoriali che erano state spedite ad un indirizzo errato.

Nel caso vi dovessero capitare delle cartelle di Equitalia che arrivano ad un indirizzo diverso o errato rispetto al vostro,rivolgetevi immediatamente ad un'associazione consumatori per verificare come difendersi.







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venerdì 4 aprile 2014

Conviene estinguere anticipatamente un finanziamento?

In questi momenti di crisi è difficile parlare dell'estinzione anticipata di un finanziamento.

Alcuni lettori ci hanno comunque chiesto un consiglio,se vale la pena o meno di pensare a questa ipotesi.

Se avete dei risparmi o delle entrate non previste,il consiglio è comunque di avere una riserva di denaro per le emergenze.
E' errata la mentalità del sentire disonore se si hanno dei debiti,specialmente nel caso di un finanziamento.
Non vi stanno regalando i soldi,li state pagando con tassi anche abbastanza salati.

Meglio avere una riserva di denaro per le emergenze,piuttosto che per un motivo psicologico andare ad estinguere un finanziamento.

Dipende ovviamente anche dalla durata residua e se parliamo di importi ragionevoli.
Se vi mancano quattro mesi alla scadenza naturale del finanziamento,potrebbe anche essere un idea valida quella di saldare immediatamente il residuo del prestito.
Potreste anche farlo per poi potere richiedere una nuova linea di credito.

Dovete anche calcolare quanto vi costa chiudere in maniera anticipata il finanziamento.Generalmente banche e finanziarie applicano delle penali (che non possono superare 1% del debito residuo) o dei costi di chiusura.

In sintesi dovete calcolare quali sono i costi ed i benefici di concludere un operazione anticipatamente e riflettere bene se non è meglio mantenere una quota di denaro di scorta.

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mercoledì 2 aprile 2014

Recupero crediti:visita a casa di un agente molto scorretto.

Abbiamo ricevuto una mail di un nostro lettore che ha avuto una situazione spiacevole qualche giorno fa.

Un agente del recupero crediti si è presentato per una "esazione domiciliare"...Il nostro lettore,spaventato dal modo in cui si è presentato (sono il procuratore stragiudiziale..) lo ha fatto salire in casa.

L'agente della società,vestito in maniera impeccabile e con la classica valigetta  da legale si accomoda al tavolo da pranzo.

Tira fuori alcune pratiche ed incredibilmente saltano fuori due cartelle con scritto "Tribunale di Roma" e "Tribunale di Perugia"...

Inizia a parlare con termini legali abbastanza complessi,spiegando che il decreto ingiuntivo è già stato depositato e che la finanziaria sta dando l'ultima possibilità di pagare prima del sicuro pignoramento...(forse non sa che un debitore può fare opposizione al decreto ingiuntivo prima di esserci il "sicuro" pignoramento)

Il nostro lettore è disoccupato da circa un anno,con una moglie casalinga e due bambini a casa.
Spiega la situazione in maniera chiara ed onesta,specificando che non è stato pagato dalla cooperativa dove lavorava e che la stessa è fallita,quindi non ci sono possibilità di recuperare gli stipendi arretrati.

La risposta del "procuratore stragiudiziale" è stata la solita.La finanziaria non è la Caritas ed ormai tutto è pronto per il tribunale...

A quel punto scatta l'operazione "pignoramento"...L'agente del recupero crediti tira fuori dalla sua valigetta una scheda da compilare.Deve annotare i mobili del debitore ed altri beni di valore in casa.

Ha un metro con se ed inizia a misurare i mobili della sala..ad annotare il vaso di ceramica sulla credenza e via dicendo....

Il nostro lettore è ovviamente molto spaventato ma l'agente della società continua a prendere le misure e chiede di visitare anche le altre stanze per verificare se ci sono beni di pregio in casa...

Terminiamo qui il reseconto di quello che è successo,perchè la situazione oltre ad essere ridicola è francamente molto squallida.

Vogliamo chiarire una volta e per tutte che gli agenti del recupero crediti non sono pubblici ufficiali.
Non hanno nessun diritto di entrare nella vostra casa senza il vostro permesso.
Non hanno nessun diritto di prendere misure,cercare nei cassetti,entrare in altre stanze o farvi pressioni psicologiche.
Non possono farvi credere che siano un legale oppure un ufficiale giudiziario.

Come abbiamo chiarito negli altri post gli agenti del recupero crediti sono dei rappresentanti della finanziaria che cercano di trovare una soluzione con il debitore.
Il fatto di presentarsi come procuratori o altri termini non ha nessun valore.E' semplicemente un trucco per mettervi sotto pressione e darsi un'aura di autorità.

La stessa cosa vale per le cartelline con scritto "Tribunale di".E' la vecchia scuola per fare credere ai debitori che stanno gestendo pratiche direttamente con il tribunale ed hanno l'autorità per depositare decreti ingiuntivi oppure fare pignoramenti..
Non ci vuole molto a farsi una cartellina con scritto Tribunale di X,basta una stampante ed un pennarello...

Ovviamente non tutti gli agenti del recupero crediti sono così.Molti sono dei professionisti seri ed onesti,dotati anche di umanità e comprensione per situazioni di disagio e difficoltà economiche.
Non farebbero mai pressioni scorrette sul debitore e non si farebbero mai passare per quello che non sono.

Informatevi tramite il nostro blog e leggete attentamente i nostri post,non fatevi spaventare e non fatevi fregare da queste situazioni!!

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